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Secondo UNRWA, l’8% dei bambini rifugiati palestinesi in Libano tra i 7 e i 15 anni non frequenta la scuola. Il tasso d’iscrizione alla scuola primaria (6-11 anni) è del 96%, ma scende al 63% nella scuola media (12-14 anni) e a un preoccupante 40% nella scuola superiore (15-17 anni).
La crisi finanziaria in Libano e la sua notevole influenza sui rifugiati palestinesi, insieme alla diffusione del virus Corona e alla chiusura delle scuole per più di un anno, sono i fattori che hanno obbligato molti bambini, ancora più di prima, ad abbandonare gli studi e cercare opportunità di lavoro per sostenere le loro famiglie. Molti bambini sono costretti a lavorare in condizioni brutali; la maggior parte dei lavori sono durissimi rispetto alla loro età e ciò li rende molto inclini allo sfruttamento. Scarso sviluppo delle abilità di base, insuccesso scolastico, difficoltà nell’apprendimento, scarsa motivazione allo studio, mancanza di sostegno educativo in famiglia e insufficiente capacità di gestione studenti in situazione di difficoltà sono altri motivi che costringono i ragazzi all’abbandono degli studi. Ciò sta acquisendo degli aspetti gravissimi nella comunità palestinese.
L’UNRWA, che gestisce il sistema di istruzione di base, in carenza di finanziamenti sufficienti, non riesce ad aumentare la spesa per un'istruzione di qualità e evitare l’abbandono scolastico dei minori. L'arrivo di migliaia di siriani e palestinesi dalla Siria dal 2011 ha ulteriormente esasperato le fragili strutture
educative. Malgrado diverse ONG locali attuino corsi di recupero per prevenire l’abbandono dei minori, purtroppo la quantità del servizio offerto, ad oggi, non è stata sufficiente per fermare il fenomeno. Rafforzare le attività di sostegno e prevenzione a favore dei bambini nei campi, evidentemente, risulta una
priorità.
Il progetto interviene nei campi profughi di Wavel e Rashidieh. I due campi hanno avuto un significativo afflusso di rifugiati siriani e palestinesi sfollati dalla Siria.

Sostegno allo studio:

L’attività intende promuovere il successo scolastico attraverso un supporto allo studio in grado di colmare il divario formativo presente negli studenti i cui i docenti segnalano difficoltà di apprendimento ed insuccessi formativi, oltre che ritardi ed irregolarità nelle frequenze.

Sostenendo i partecipanti nello svolgimento dei compiti, singolarmente e all’interno del gruppo, si forniscono strategie e modalità di apprendimento che possono essere elaborate e fatte proprie dai ragazzi, con lo scopo di potenziarne il rendimento scolastico. La riflessione sul proprio metodo di studio serve a comprendere meglio le proprie modalità di apprendimento, al fine di sviluppare e potenziare nuove strategie.

Verrà creato nei centri uno spazio accogliente dove ciascuno possa sentirsi a proprio agio, non giudicato per le carenze del proprio percorso scolastico. Oltre ad un luogo fisico che troppo spesso manca proprio a chi ne ha più bisogno, si cerca di dare un tempo emotivo attraverso cui gli studenti possano iniziare ad affrontare i compiti o lo studio con tranquillità, cercando di superare anche tutti gli aspetti emozionali che l’insuccesso porta con sé.

L’accompagnamento allo studio si svolge in orario extrascolastico, con la collaborazione di tutor e con l’impiego di metodologie non formali. Verranno sperimentate nuove metodologie inclusive: cooperative learning, peer tutoring in cui i beneficiari stessi diventano sostegno uno per l’altro.

Le lezioni di recupero consentiranno all’allievo di compiere una graduale ripresa, parziale o totale, col raggiungimento degli obiettivi prestabiliti, indispensabile per affrontare con maggiore serenità gli impegni di studio curricolare.

In itinere e al termine delle attività si svolgeranno verifiche in base al lavoro svolto; inoltre si effettuerà l’osservazione sistematica dell’atteggiamento degli alunni rispetto al lavoro scolastico: attenzione, ascolto, tempi di applicazione.

Le prove di verifica, dovendo accertare le competenze acquisite dagli alunni, saranno in stretto rapporto in congruenza con gli obiettivi, i contenuti, i metodi e le attività.

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